
Da quando le agenzie di stampa hanno rilanciato questa fotografia - Max D'Alema che passeggia con esponenti di Hezbollah tra le macerie di Beirut, estate 2006 - l'ex ministro degli Esteri è diventato un facile bersaglio per tutti i sostenitori di Israele. Ma è lo stesso D'Alema, all'interno del centrosinistra, ad essersi sempre segnalato come uno dei migliori amici delle ragioni palestinesi (e va bene) e del dialogo con Hamas (e va meno bene, dato che parliamo di un'organizzazione terroristica). In questi giorni di "Piombo fuso", le accuse a Max - complice anche la sua apparizione a "Matrix" - si sono moltiplicate. Oggi "Repubblica" fa il punto della situazione: qui le accuse (.pdf), qui la versione di Max (.pdf).