16 aprile 2009

Rivoluzione liberale all'italiana

Dice Fini: "Sarebbe un peccato se per la paura di pochi il governo rinunciasse a tenere il referendum il 7 giugno spendendo centinaia di milioni che potrebbero essere risparmiati". Ed è proprio così: la Lega ha vinto la sua battaglia, il 7 giugno non ci sarà il referendum, lo Stato butterà centinaia di milioni di euro (cfr. Buraku). L'ennesima vergogna italiana, roba da boicottare in massa le europee e correre a votare per il referendum.

Ma al peggio non c'è mai fine. Siccome quei 400 milioni di euro potevano andare a favore della ricostruzione delle aree terremotate, il governo deve cercare i soldi da un'altra parte. Dove? Niente di certo, ma i giornali informano che si sta pensando a tasse aggiuntive per i redditi superiori a 130-140 mila euro. Chiaro, no? Il signor Bossi rischia di scomparire, quindi ricatta il governo che a sua volta si rifà sui pochi che in Italia dichiarano tutto (o molto) di quello che guadagnano. Se questa è la rivoluzione liberale lanciata al congresso del Pdl, povero liberalismo. E poveri noi.

* * * UPDATE: Il governo smentisce l'ipotesi di aumentare le tasse. Vigiliamo.