19 maggio 2009

Che la farsa abbia inizio!



Ha preso il via quella che già si annuncia come la più grande farsa del 2009. Il regime birmano processa (a porte chiusissime) il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, accusata di aver "violato gli arresti domiciliari" in seguito all'improbabile visita di un improbabile americano, giunto alla sua abitazione a nuoto e con tanto di pinne. Con una lettera al regime, Carla Bruni chiede la sua liberazione; sul "Corriere della Sera", Isabella Bossi Fedrigotti chiede di non dimenticarla. Tutto giusto; ma l'unica cosa da fare è quella che nessuno farà mai: prendere il partito comunista cinese e fargli un bel discorsetto.