C’è posto per una buona notizia? Oggi l’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, annuncia il suo programma per l’Oncologia Molecolare Clinica, finanziato con i proventi del 5XMille. È una buona notizia che il programma nasca dal lavoro di una commissione internazionale e che i finanziamenti saranno valutati ed approvati esclusivamente da esperti internazionali, secondo le regole di massima trasparenza e di premio al merito che da sempre contraddistinguono l’AIRC.
A ben pensarci, tuttavia, la vera notizia è che da più di 40 anni, l’AIRC è il principale finanziatore della ricerca sul cancro in Italia. Noi che scriviamo siamo una rappresentanza di una comunità scientifica che, grazie all’AIRC, ha permesso all’Italia di restare sulla mappa della ricerca mondiale sul cancro.Tra noi ci sono direttori d’istituti scientifici, direttori di dipartimenti di ricerca sul cancro universitari e non, editori di prestigiose riviste internazionali. Prima di tutto, siamo, tuttavia, ricercatori impegnati nello studio e nella cura del cancro e i nostri laboratori funzionano perché esiste l’AIRC che garantisce la stabilità e la continuità del finanziamento alla ricerca.
Tutto questo è possibile grazie ad uno straordinario sforzo di solidarietà che impegna tutto il Paese. AIRC sono le migliaia di volontari che donano il loro tempo nelle sedi regionali e nelle piazze d’Italia ad ogni campagna di raccolta di fondi. AIRC sono i due milioni di soci, che annualmente contribuiscono. Questi milioni sanno che ogni euro investito in ricerca ritorna decuplicato, sanno che solo nella ricerca esiste la sicurezza di un futuro migliore. Questi milioni d’Italiani hanno permesso ai nostri laboratori di rimanere attivi e di produrre. Hanno permesso alla ricerca oncologica Italiana di guadagnarsi un posto di preminenza nel panorama mondiale. Hanno permesso a migliaia di giovani ricercatori di ricevere il training necessario e poi, ai migliori tra loro, di avviare i propri laboratori. Questi milioni hanno contribuito al progresso, che registriamo quotidianamente, nella lotta al cancro. Questi milioni sono il Paese migliore, quello che in silenzio costruisce. È veramente una buona notizia che esista un Paese così.
A ben pensarci, tuttavia, la vera notizia è che da più di 40 anni, l’AIRC è il principale finanziatore della ricerca sul cancro in Italia. Noi che scriviamo siamo una rappresentanza di una comunità scientifica che, grazie all’AIRC, ha permesso all’Italia di restare sulla mappa della ricerca mondiale sul cancro.Tra noi ci sono direttori d’istituti scientifici, direttori di dipartimenti di ricerca sul cancro universitari e non, editori di prestigiose riviste internazionali. Prima di tutto, siamo, tuttavia, ricercatori impegnati nello studio e nella cura del cancro e i nostri laboratori funzionano perché esiste l’AIRC che garantisce la stabilità e la continuità del finanziamento alla ricerca.
Tutto questo è possibile grazie ad uno straordinario sforzo di solidarietà che impegna tutto il Paese. AIRC sono le migliaia di volontari che donano il loro tempo nelle sedi regionali e nelle piazze d’Italia ad ogni campagna di raccolta di fondi. AIRC sono i due milioni di soci, che annualmente contribuiscono. Questi milioni sanno che ogni euro investito in ricerca ritorna decuplicato, sanno che solo nella ricerca esiste la sicurezza di un futuro migliore. Questi milioni d’Italiani hanno permesso ai nostri laboratori di rimanere attivi e di produrre. Hanno permesso alla ricerca oncologica Italiana di guadagnarsi un posto di preminenza nel panorama mondiale. Hanno permesso a migliaia di giovani ricercatori di ricevere il training necessario e poi, ai migliori tra loro, di avviare i propri laboratori. Questi milioni hanno contribuito al progresso, che registriamo quotidianamente, nella lotta al cancro. Questi milioni sono il Paese migliore, quello che in silenzio costruisce. È veramente una buona notizia che esista un Paese così.
Pier Paolo Di Fiore
(IFOM -Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, Università degli Studi Milano),
a nome di 58 ricercatori italiani sul cancro
(IFOM -Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, Università degli Studi Milano),
a nome di 58 ricercatori italiani sul cancro