Ci siamo: Farouk Hosni, ministro della Cultura egiziano e noto antisemita, è pronto a presiedere l'Unesco per i prossimi quattro anni. Incuranti della biografia di questo soggetto e delle sue passate affermazioni (Hosni ha dichiarato, tra l'altro: "Brucerei tutti i libri israeliani con le mie mani"), anche il governo italiano sostiene la sua candidatura; così il governo francese: i buoni rapporti con Mubarak, insomma, contano più di tutto il resto. E pazienza se l'Unesco, massima organizzazione culturale mondiale, sta per coprirsi di ridicolo e di vergogna. Per quanto mi riguarda - otre che invitare aderenti e collaboratori dell'Unesco a farsi sentire, fino ad interrompere ogni rapporto con l'organizzazione - non mi resta che dare la parola al solito Bernard-Henri Lévy: qui l'articolo che il filosofo francese ha scritto per "The Huffington Post".