16 marzo 2010

Il conflitto dei punti di vista

Sulla sua pagina Facebook, il Corriere della Sera ha pubblicato la notizia degli scontri in atto a Gerusalemme Est. I commenti dei lettori rappresentano bene le diverse posizioni degli occidentali nei confronti del conflitto israelo-palestinese: quella che segue è solo una piccola selezione delle prime opinioni apparse sul social network.

PACIFISMO ACRITICO / "Bisogna che facciano pace, c'è spazio per tutti, basta, noi dobbiamo fare in modo che ci sia pace".

PACIFISMO CRITICO / "A volte mi riesce difficile comprendere come sia possibile tanto odio. La ragione sta nel mezzo come sempre, ma quello che non capisco è come mai una certa fetta di Europei, in primis molti italiani, sappiano da che parte stia. Volgare presunzione intellettuale, non è che volgare presunzione intellettuale".

REALPOLITIK / "Si vabbè... Sono 62 anni che si combattono... E noi abbiamo i nostri indubbi vantaggi strategici...".

FANATISMO IRANIANO / Israele è un cancro, e come tale sarà rimosso (cito a memoria: il messaggio è stato prontamente rimosso dal Corriere).

PENSIERO UNICO / "La violenza in medio oriente l'hanno portata gli israeliani, per favore, guardiamo in faccia alla realtà" e "Se usare pietre contro carri armati vuole dire essere violenti... Se difendere la propria terra dalle aggressioni fasciste vuol dire essere violenti... Se cercare di uscire da dei 'campi profughi', che poi sono campi di concetramento, vuol dire essere violenti...".

CHI E' SENZA PECCATO... / "E' vero che gli israeliani sono entrati in massa con la forza. Ma dimmi un po: chi è stato a vendere loro interi possedimenti a suon di dollari PRIMA del '47? E non avete guardato altro che il colore dei soldi, ridendo che per delle intere estensioni di sabbia vi venivano dati gli stessi soldi che servivano per delle terre fertili. Di che ti lamenti ora? Pensate solo a vivere e commerciare in pace con tutti: le vite perdute ed i soldi spesi in armi nessuno li torna indietro".

LE RAGIONI DI ISRAELE / "Dimentichi le autobombe, l'uso indiscriminato di attentati suicidi su obbiettivi civili, i dirottamenti, l'endemica corruzione della classe politica palestinese, le rivalità al suo interno, e altre piccole 'banalità'".

LE RAGIONI DEI PALESTINESI / "Resta il fatto che Israele sta ampliando regolarmente i propri insediamenti in Cisgiordania, il che va contro il diritto internazionale secondo il quale è assolutamente vietato spostare parte della popolazione in territorio occupato. Questo la comunità internazionale e in particolare le Nazioni Unite non possono accettarlo!".