21 maggio 2010

Good News / 1

A Washington, Barack Obama ha firmato il Daniel Pearl Freedom of the Press Act. “In tutto il mondo - ha spiegato il presidente - ci sono giornalisti e blogger enormemente coraggiosi, in prima linea contro la tirannia e l’oppressione”. Il documento, ha continuato Obama, “manda un forte messaggio da parte del governo degli Stati Uniti e del Dipartimento di Stato: siamo molto attenti a come si comportano gli altri governi nei confronti della stampa”. Con questo atto, gli Stati Uniti si pongono “dalla parte della libertà dei giornalisti”. La firma è giunta alla presenza della famiglia di Daniel Pearl, reporter del “Wall Street Journal” assassinato in Pakistan dall’estremismo islamico: la sua storia è stata raccontata da Bernard-Henri Lévy in “Chi ha ucciso Daniel Pearl?” (Rizzoli).

A Torino, ha chiuso i battenti un’edizione da record del Salone del Libro. Con 315.013 visitatori, la kermesse letteraria ha staccato 7.353 biglietti in più rispetto allo stesso anno. Molto bene anche le vendite, che hanno registrato un incremento del 20% rispetto al 2009: tra i libri più comprati, “Il palazzo della mezzanotte” di Carlos Ruiz Zàfon (Mondadori), “Sei fuori posto” di Roberto Saviano (Einaudi) e “Hanno tutti ragione” di Paolo Sorrentino (Feltrinelli). Non male per un paese che lamenta la cronica mancanza di lettori, più o meno forti. Soddisfatto Rolando Picchioni, presidente del Salone del Libro: “Ora che abbiamo chiuso con un numero di visitatori record, possiamo cominciare a pensare alla grande all’edizione del 2011”.

A Roma, si è celebrata la Giornata contro l’omofobia con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nel corso dell’incontro, il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna ha chiesto scusa, ammettendo di essere stata inizialmente guidata da un pregiudizio. Un politico italiano - un ministro, non un politico qualsiasi - che chiede scusa è già un’ottima notizia. Ma non è tutto. La Carfagna ha rivisto le sue posizioni dopo aver collaborato per mesi con Paola Concia, deputato del Pd: la ringrazio, ha detto il ministro del Pdl, “per avermi aiutata a sfondare il muro della diffidenza della quale penso di essere stata allo stesso tempo vittima e inconsapevole responsabile, in un passato remoto, ormai ampiamente superato”.

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