
Negli Stati Uniti, il team di ricerca del genetista Craig Venter ha realizzato in laboratorio la prima cellula artificiale in grado di autoriprodursi. Secondo Rita Levi Montalcini, si tratta di “una grande conquista tecnologica nel campo delle ricerche di base”, e la speranza è che “divenga anche fruibile per la cura delle malattie e altre funzioni”. La scoperta di Venter apre un nuovo campo nella ricerca medica, ma sarà molto utile anche per la salvaguardia ambientale: già si parla di batteri artificiali in grado di mangiare CO2 e petrolio, bonificando aria e acqua. Paradossalmente, tra i finanziatori del Venter Institute figura la British Petroleum, proprietaria della piattaforma petrolifera “Deepwater Horizon” nel Golfo del Messico: grazie alla cellula artificiale dello scienziato, un giorno sarà possibile bonificare più facilmente il mare inquinato dall’oro nero.
A Madrid, l’Inter ha vinto la terza Champions League della sua storia. Questa notizia, direte voi, è buona solo per gli interisti (e pessima per i milanisti)… Sbagliato. Il trionfo di José Mourinho ha rafforzato l’Italia nel ranking della Uefa: in altre parole, anche per la Champions 2011-2012 si qualificheranno direttamente tre squadre italiane, più una quarta che disputerà i preliminari. In caso di vittoria del Bayern, dall’anno prossimo solo due squadre avrebbero avuto accesso diretto alla competizione. Ma non è tutto: un’italiana in finale di Coppa, infatti, è anche un bel business economico. Secondo una stima della Camera di commercio della provincia di Monza-Brianza, la finale di Champions è valsa all’Italia oltre 20 milioni di indotto, tra maxischermi in piazza, bar, pizzerie e locali che hanno trasmesso il big match.
A Cannes, Elio Germano ha vinto il premio come miglior attore (a pari merito con Javier Bardem) per il film “La nostra vita” di Daniele Luchetti. L’attore, 31 anni, ha ringraziato il regista e ha dedicato la vittoria al suo paese: “Siccome i nostri governanti in Italia rimproverano sempre al cinema di parlare male della nostra nazione, io volevo dedicare questo premio all'Italia e agli italiani, che fanno di tutto per rendere l'Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente”. Intervistato da “Repubblica”, Germano racconta: “È un altro passo dopo ‘Il divo’ e ‘Gomorra’. Da accogliere con orgoglio. Basta, anche tra noi che il cinema lo facciamo, di sentirci fratelli minori. Un'iniezione di fiducia: la cosa più importante al di là delle polemiche, al di là della mia personale carriera. Che non esisterebbe se intorno ci fosse il vuoto”.
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