Su Il Fatto Quotidiano, Oliviero Beha intervista Dario Fo. Si parla del più e del meno, poi l'intervistatore chiede: non è il caso di dare il Nobel a Saviano? Fo: "Non dovrei dirlo, ma a questo punto bisogna mettere giù le carte, ho scritto una lettera piuttosto vasta, dando indicazioni e ho mandato pure i suoi libri a Stoccolma...". Il punto è: quale Nobel? Perché se Fo intende quello per la Pace, allora ci può anche stare (e forse lo merita più Saviano di Obama). Ma se intende quello per la Letteratura, torniamo al solito problema: l'Accademia dovrebbe premiare la qualità letteraria, non l'impegno civile (per quello c'è, appunto, il Nobel per la Pace). Con tutto il rispetto, Saviano ha scritto un ottimo romanzo-saggio d'esordio: ma da qui al Nobel, che ancora manca a Roth e alla triade israeliana, c'è di mezzo il mare.