11 maggio 2010

Un Pd nucleare

Il Corriere della Sera e il Riformista pubblicano una lettera indirizzata a Bersani e firmata da svariati intellettuali e scienziati italiani - da Umberto Veronesi a Margherita Hack. La richiesta al segretario del Pd è semplice: meno ostruzionismo sull'energia nucleare, che "nel mondo industrializzato è vista come un'insostituibile opportunità che contribuisce alla riduzione del peso delle fonti fossili sulla generazione di energia elettrica, compatibile con un modello di sviluppo eco-sostenibile". Come ha spiegato Obama rilanciando il nucleare negli Stati Uniti, energia solare ed eolica rappresentano il futuro ma - piaccia o no - "avremo un enorme fabbisogno di energia, che non potrà essere soddisfatto da queste fonti". L'energia nucleare, continua Obama, è una soluzione in quanto "ha il vantaggio di non emettere gas serra": paesi come Francia e Giappone l'hanno usata con successo, "senza alcun incidente".

Secondo i firmatari, la soluzione sta proprio "nella cooperazione fra le diverse opzioni, innovazione tecnologica ed efficienza energetica nella produzione e nel consumo, rinnovabili, fossili sempre più puliti e nucleare". Solo così sarà possibile "disporre di energia elettrica e ridurre l'impatto ambientale". Insomma, l'Italia - "unico paese del G8 che non produce energia dal nucleare" - deve discuterne seriamente: e questo dovrebbe fare anche un grande partito riformista (sulla carta...) come il Pd. I firmatari sono allibiti dalla sbrigatività e dal pressapochismo con cui il tema - un tema che non è di destra né di sinistra - viene affrontato da alcuni sodali di Bersani: oggi le centrali possono essere molto sicure (in Francia stanno a ridosso dei castelli della Loira), e i costi sostenibili (senza contare la nascita di nuovi posti di lavoro).

"Caro segretario, occorre evitare il rischio che nel Pd prenda piede uno spirito antiscientifico, un atteggiamento elitario e snobistico che isolerebbe l'Italia, non solo in questo campo, dalle frontiere dell'innovazione". Parole sante. Parole al vento?