01 settembre 2010

Al via la Mostra del Cinema di Venezia

Si apre oggi, al Lido di Venezia, la 67a Mostra internazionale d’arte cinematografica, diretta da Marco Müller. A inaugurare la kermesse sarà l’atteso “Black Swan” del giovane regista americano Darren Aronofsky, autore di un thriller psicologico che vede Natalie Portman nei panni di una ballerina in cerca di affermazione nel mondo della danza newyorchese.

I film in corsa per il Leone d’oro sono molti, e validi: basta uno sguardo al programma per capire come la giuria, presieduta da Quentin Tarantino, non avrà certo vita facile. Tra le pellicole in gara segnaliamo “Somewhere” di Sofia Coppola, che racconta il viaggio di un regista americano e della figlia in Italia per ricevere un premio: la vicenda trae spunto dalla reale partecipazione di Francis Ford e Sofia alla notte dei Telegatti, nel 2005. Di sicuro interesse, per i molti (e fedeli) fan dello scrittore canadese Mordecai Richler, sarà inoltre la trasposizione cinematografica del romanzo di culto “Barney’s Version”, portato sul grande schermo dal regista Richard J. Lewis: Barney Panofsky sarà interpretato da Paul Giamatti, mentre il padre del protagonista avrà il volto di Dustin Hoffman.

Particolarmente nutrita è la pattuglia dei film italiani in concorso. Si va da “La pecora nera” di Ascanio Celestini, che porta lo spettatore all’interno di un manicomio degli anni sessanta, a un altra pellicola tratta da un libro di culto: “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano, portato al cinema da Saverio Costanzo. Risorgimento e Unità d’Italia, con tutte le contraddizioni che ne conseguono, sono al centro di “Noi credevamo” di Mario Martone: il film, in quattro episodi, racconta la vita di tre ragazzi del Sud che abbracciano gli ideali della mazziniana Giovine Italia, tra sogni e delusioni. Carlo Mazzacurati, infine, porta al Lido “La Passione”, con Silvio Orlando, Stefania Sandrelli e Cristiana Capotondi: al centro della vicenda un regista in crisi, costretto dal sindaco del paese toscano in cui vive a dirigere la sacra rappresentazione del Venerdì Santo.

Ma Venezia non è solo competizione. Fuori concorso il Lido ospiterà “The Town” di Ben Affleck, un thriller con Rebecca Hall e Jon Hamm (star della serie di culto “Mad Men”), e due pellicole italiane molto attese: “Sorelle Mai” di Marco Bellocchio e “Vallanzasca. Gli angeli del male”, il film che Michele Placido ha dedicato al celebre criminale e alla sua banda. E se i veri cinefili troveranno pane per i propri denti nella sezione “Orizzonti”, dedicata alle “nuovi correnti del cinema mondiale”, ci sarà spazio per le risate nella rassegna “La situazione comica”, che proporrà grandi film italiani dal 1910 al 1988. Il cinema nazionale sarà protagonista anche della selezione “Controcampo italiano”, che alterna lungometraggi e cortometraggi per tracciare le “nuove linee di tendenza” del cinema nostrano.

Una nota, in chiusura, la merita il regista iraniano Jafar Panahi, già vincitore del Leone d’oro nel 2000 con “Il cerchio”. Il suo ultimo film, “La fisarmonica”, verrà proiettato al Lido, ma il regime di Teheran non ha ancora concesso il visto d’espatrio a uno degli artisti più rappresentativi dell’Iran: “Sono nove mesi che mi hanno tolto il passaporto. I giorni passano, ma non dispero. Nonostante tutto ero e resto ottimista”, ha spiegato Panahi al “Corriere della Sera”. L’augurio è che possa davvero raggiungere la laguna, come tutti i suoi colleghi.

ilDemocratico.com