Se ieri il Cav. ha deluso le aspettative, oggi in Senato qualche chicca l'ha regalata. Rispondendo a Luigi Zanda, che ha definito "provinciale" la politica estera del governo, il premier ha precisato che "adesso l'Italia è la prima partner commerciale della Libia. Una Libia che ci privilegia in tutti i lavori pubblici, che ci fornisce gas e petrolio per i prossimi 40 anni, e che ha la 'Festa dell'amicizia', perché ho avuto il coraggio di chiedere perdono per la colonizzazione di chi ci ha preceduto (il fascismo, non Prodi, ndr). Abbiamo risolto la questione coloniale e non c’è nessun inginocchiamento da parte nostra, ma un rapporto di amicizia tra due leader". Qualcosa di cui andare orgogliosi.
Ma il meglio viene ora. Se l'economia americana non è crollata, il merito è suo: "Ho convinto il Presidente Usa a intervenire dopo il crac di Lehman Brothers". Ancora, se la Russia non ha invaso la Georgia, il merito è suo: "Caro Zanda, chieda a Putin e Sarkozy come la Russia rinunciò ad attaccare Tbilisi". Per finire, se Russia e Stati Uniti hanno fatto la pace, di chi è il merito? Ebbene sì: "Prima che arrivasse a l'Aquila per il G8, dissi a Obama: non venire se non firmi il trattato sulla riduzione degli arsenali atomici con Putin. Due giorni prima del vertice Obama firmò il trattato e arrivò in Italia sollevandolo con le mani".
PS: Sulla politica estera del governo, la vera chicca resta però l'intervento di Paolo Guzzanti di ieri alla Camera.