28 ottobre 2010

Good News/ Aung San Suu Kyi libera? – Un film contro il cancro – Il ritorno di Umberto Eco

Ad Hanoi, di fronte ai suoi colleghi dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico), il ministro degli Esteri del Myanmar Nyan Win ha annunciato che il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi potrebbe essere liberata dopo le elezioni del 7 novembre. Suu Kyi, leader dell’opposizione birmana alla giunta militare che controlla il paese, si trova agli arresti domiciliari da circa vent’anni. La giunta, che non ha permesso al premio Nobel di prendere parte alle prossime elezioni, ha lasciato intendere che la donna potrebbe essere rilasciata il 13 novembre, quando scadranno ufficialmente i termini della sua detenzione. Come sempre accade quando si parla del brutale regime di Than Shwe, la notizia va accolta con una buona dose di prudenza.

A Roma, nell’ambito della quinta edizione del Festival del cinema capitolino, Gabriele Muccino presenta il cortometraggio “Tre donne”, dedicato alla lotta contro il cancro. “C’è ancora grande paura e resistenza a parlare dei tumori - ha spiegato il regista - per questo ho deciso di dare il mio contributo. Sono contento che anche il Festival Internazionale del Film di Roma dia spazio a una materia così importante”. La proiezione del corto è accompagnata da una mostra fotografica, “Eroine del nostro tempo” (Chiostro del Bramante, dal 30 ottobre all’8 dicembre): l’esposizione è composta da quindici ritratti del fotografo Claudio Porcarelli, raffiguranti donne che hanno combattuto e sconfitto il tumore. La mostra vuole prima di tutto sottolineare l’importanza della prevenzione.

In Italia, a trent’anni di distanza dalla pubblicazione del long-seller “Il nome della rosa”, Umberto Eco torna in libreria con un nuovo romanzo, “Il cimitero di Praga” (Bompiani). La casa editrice ha mantenuto grande riserbo sulla trama: sappiamo solo che il protagonista è un rinomato falsario di nome Simonini, al soldo dei servizi segreti di mezza Europa, e che il libro si apre a Parigi nel 1897. Il romanzo di Eco ha già avuto grande successo alla Fiera del libro di Francoforte: entro fine anno saranno pronte le prime traduzioni europee dell'opera, che - per la prima volta - verrà venduta anche sul mercato indiano. Più volte candidato al premio Nobel per la letteratura, Umberto Eco resta forse l’intellettuale e scrittore italiano vivente più conosciuto (e celebrato) nel mondo.

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