10 gennaio 2011

Comunisti in cachemire


Il duetto tra Signorini e Berlusconi a "Kalispera!" è ormai epico (oggi sul "Corriere" Aldo Grasso parla di pop-politica). Il direttore di "Chi" chiede al premier di commentare alcune foto di Massimo D'Alema, immortalato a Sankt Moritz in compagnia della moglie e di una presunta sciarpa di cachemire al collo: segue un dibattito surreale sulla natura dei comunisti italiani nel XXI secolo (per Signorini non esistono più, per Silvio - ovviamente - sì), ripreso ampiamente dai media (ancora oggi il "Giornale" fa la radiografia di usi e costumi dalemiani).

Sabato, sul "Riformista", D'Alema ha chiarito alcuni punti: 1) Io non sono andato in vacanza a Sankt Moritz. Non che sia un crimine andarci… Sono andato in vacanza in un paesino dell’Engadina, meno costoso. A Sankt Moritz sono stato in gita. Non c’ero mai stato. 2) La sciarpa che indossavo non era di cachemire, posso fargliela vedere. Il giaccone è un vecchio giaccone. Le scarpe le ho comprate da Decathlon, pagandole ventinove euro, possono testimoniarlo le tante persone che hanno fatto la fila con me. 3) Ma è mai possibile che, su giornali non vicini al premier, si debba aprire un dibattito se sia lecito per un esponente della sinistra trascorrere tre giorni sulla neve con la propria moglie in un albergo a quattro stelle? La questione posta da D'Alema, effettivamente, merita una riflessione: davvero non c'è altro da scrivere, in questi giorni?