Massimo Nava ha scritto un libro sul "garibaldino" che inventò il Corriere della Sera, Eugenio Torelli Viollier. Un'ottima iniziativa, non solo perché Torelli è stato un grande personaggio, ma anche perché ha vissuto un'epoca fantastica: la Milano di fine Ottocento, con i suoi teatri, la sua Galleria, i suoi caffè, i suoi scapigliati. Sulle origini del quotidiano milanese c'era già un ottimo saggio di Andrea Moroni, ma della vita - pubblica e privata - del fondatore si è sempre scritto troppo poco. Qui la presentazione del libro in Sala Buzzati con l'autore, Ferruccio De Bortoli e il rettore della Statale Enrico Decleva; qui un articolo di Giuseppe Galasso.