07 giugno 2012

La versione di Renato

Renato Schifani ha scritto una lettera al Foglio di Giuliano Ferrara, che la riassume così: "Schifani la dice tutta e invita Berlusconi a non giocare con il caos". Si tratta di uno scritto molto interessante, in particolare quando il presidente del Senato ricorda la caduta del governo Berlusconi:
Va detto, per esempio, che l’ultimo governo, prima che arrivasse Monti, non è stato scalzato da chissà quali forze oscure, ma da una mancanza di coesione che non ha consentito alla maggioranza di varare le riforme tenacemente volute dai nostri partner europei; va detto che la nostra credibilità all’estero precipitava di giorno in giorno perché Berlusconi sosteneva una linea e il ministro Tremonti l’esatto contrario; e va detto anche che la rottura con Gianfranco Fini segnò un punto di debolezza della coalizione e che la campagna condotta dai giornali di area sulla casa di Montecarlo ha finito per trasformare un contrasto politico in una frattura irreversibile.
Nessun complotto della massoneria, nessun diktat della Merkel, nessun colpo di Stato. La storia è molto più semplice: fratture interne e credibilità in caduta libera hanno portato a una situazione insostenibile. E dunque al cambio della guardia. Finalmente lo riconosce anche un esponente del Pdl.