Secondo me un governante non può impicciarsi in una vicenda totalmente privata. Qui, nel dettaglio, il governo sul delicato tema del fine vita ha inizialmente imboccato la strada sbagliata. Senza valide motivazioni, ha optato per un decreto legge nonostante il parere negativo espresso preventivamente dal Presidente della Repubblica. Poi dopo che il capo dello Stato ha ufficializzato il suo giusto no, il governo ha ripiegato su un disegno di legge da portare in tempi rapidi all’esame del Senato. Berlusconi doveva regolarsi diversamente. In questo tipo di situazioni, se eventualmente un’interferenza può esserci, può arrivare soltanto dai genitori o dai familiari. Non è una questione politica e poi, piaccia o non piaccia, è difficile ignorare la drammatica oggettività della condizione di Eluana Englaro.