Meglio il legno. Che è un materiale leggero, flessibile, riciclabile, rinnovabile, sicuro. Si tagliano gli alberi per costruire quelle case temporanee e se ne piantano tre volte tanti. E quando, dopo quattro o cinque anni, si buttano giù le case, al loro posto si fa nascere un bosco e si ricicla il legno usato. Si lavora, insomma, sulla natura. Meglio dimenticarsi quel cemento armato che rende tutto meno elastico e più vulnerabile.