L'autobiografia di Tony Blair, "Un viaggio", esce contemporaneamente in diversi paesi europei: in Italia la pubblica Rizzoli (500 pp, 24 euro). Stando alle anticipazioni, le pagine dedicate al collega Gordon Brown non tradiscono le attese: "Sono arrivato alla conclusione che era meglio averlo all'interno del Governo per poterlo controllare, invece che averlo fuori e libero di diventare il capo di una dannosa fazione alla sinistra del partito", scrive l'attuale capo del Quartetto per il Medio Oriente. Brown "era difficile, ma anche forte, capace e brillante, e queste sono qualità che ho sempre rispettato". Sul fronte iracheno, l'ex premier difende la decisione di attaccare Saddam Hussein: lasciarlo in carica, osserva Blair, "sarebbe stato un rischio maggiore che non rimuoverlo". I profitti derivanti dalla vendita del libro finiranno integralmente nelle casse di un'associazione che aiuta i veterani di guerra e le loro famiglie.