Scherzando (ma non troppo), in molti abbiamo letto l'acquisto di Ibrahimovic come una prova del fatto che le elezioni sono vicine, e ancor più vicine dopo l'arrivo di Robinho. Bene, oggi sul "Corriere della Sera" Alberto Costa quantifica i voti che il Cav. avrebbe perso senza acquisti di peso:
Il rischio era davvero quello della disaffezione, come ha certificato un sondaggio commissionato un paio di mesi fa a Crespi da un cliente rossonero («Il dottor Carmelo Messina è a capo di una potente lobby trasversale di manager, uomini politici, giornalisti, gente di spettacolo e di cultura milanisti») per appurare quanto la situazione di precarietà del club avrebbe potuto incidere sul consenso politico nei confronti di Berlusconi. «I risultati sono stati sorprendenti perché il premier avrebbe rischiato di perdere il 20-25 per cento dei milanisti che votano Pdl. In termini elettorali si sarebbe trattato di una perdita di almeno mezzo milione di voti, vale a dire di 2 punti percentuali».Se si vota in primavera, a gennaio prepariamoci ad accogliere anche Cristiano Ronaldo.