20 ottobre 2010

L'ultima di Grillo

Nove volte su dieci, le sparate di Beppe Grillo mi lasciano interdetto. Altre volte, mi fanno venire la pelle d'oca: è il caso dell'intervento del comico sulla nomina di Umberto Veronesi a capo dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare in Italia. "Ho accettato volentieri - spiega l'oncologo - Potrei svolgere un lavoro come esperto in protezione ambientale". Bene, sentite Grillo:
Veronesi è un uomo rassicurante per tutte le porcate, come gli inceneritori che chiama termovalorizzatori pur non sapendo un'emerita cippa di rifiuti e di energia. Garantisce che non provocano tumori e malattie respiratorie. E' la faccia buona del cancro, un imprenditore della salute. Senza una buona diffusione degli inceneritori, infatti, a cosa servirebbero i suoi ospedali? [corsivo mio].
Capito? In altri termini, Veronesi promuoverebbe la diffusione degli inceneritori per procacciare clienti ai suoi ospedali. In poche righe, Grillo riesce a offendere uno dei più grandi scienziati italiani, il principale raccoglitore di fondi per la ricerca contro il cancro e tutti coloro che di cancro sono (e sono stati) malati, per poi essere curati nelle strutture di Veronesi. Sì, Grillo mi fa venire la pelle d'oca; e mi fa pure incazzare.