14 dicembre 2010

Good News/ Firenze ecosostenibile – Le compagnie aeree tornano a guadagnare – Una TAC contro i tumori

A Firenze, il Comune si appresta ad approvare “un piano strutturale tra i più innovativi della storia del nostro Paese, il primo in Italia a volumi zero”: lo ha annunciato il sindaco Matteo Renzi. “Noi diciamo stop al consumo del suolo”, ha continuato il primo cittadino, che punta a uno “sviluppo non in contrasto con la sostenibilità, attraverso il recupero e il riuso”. Il piano per Firenze città sostenibile dovrà essere votato in primavera, e a quel punto verrà indicata dalla giunta una personalità ad hoc per la realizzazione del progetto. Nei sogni di Renzi c’è anche l’obbligo dell’auto elettrica per entrare nel centro storico, ma in questo senso “ancora la strada è lunga”: l’obiettivo resta rendere il capoluogo toscano la città italiana più all’avanguardia nel campo dell’ecosostenibilità.

A Ginevra, la IATA (Associazione internazionale per il trasporto aereo) annuncia che quest’anno le linee aeree mondiali torneranno in utile, e nel corso del 2011 guadagneranno più del previsto. Dopo un decennio molto duro per i voli, che hanno risentito dell’undici settembre e della minaccia terroristica internazionale, si tratta certo di un’ottima notizia, anche se il direttore della IATA Giovanni Bisignani invita alla prudenza. Passando ai numeri, grazie agli ottimi dati del terzo trimestre 2010 le stime sui profitti del settore sono state innalzate da 8,9 a 15,1 miliardi di dollari; per quanto riguarda il 2011, si prevedono utili per 9,1 miliardi di dollari (contro i 5,3 inizialmente preventivati).

A Milano, il professor Umberto Veronesi ha annunciato “una svolta epocale per la lotta al tumore al polmone”: grazie al monitoraggio costante dei pazienti con TAC spirale, condotto dallo studio Cosmos sui grandi fumatori, lo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) ha riscontrato una riduzione della mortalità fino al 50%. “La nostra proposta – spiega l’oncologo – è quella di considerare per il futuro questo screening per la popolazione a rischio, al pari di quello già attivato per il cancro al seno. Stiamo meditando come formularla, ma certamente faremo questa richiesta”. Attualmente l’esame non è coperto dal Servizio sanitario nazionale, “e questo è un punto da discutere, un’altra battaglia che dovrò fare. Ci vuole una legge, e sarebbe una legge che fa risparmiare il Paese”.

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