Da Roma a Milano in treno in due ore e venti minuti, a fronte delle attuali tre ore. Secondo Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, il progetto diventerà realtà entro il 2015. Moretti, che ha presentato il nuovo piano industriale (2011-2015) delle ferrovie, ha spiegato che la riduzione dei tempi di percorrenza sarà resa possibile dal completamento dei sottopassaggi del nodo di Bologna (2012) e Firenze (2015). Ferrovie dello Stato ha preventivato inoltre investimenti pari a 27 miliardi di euro in cinque anni, di cui sei miliardi riservati esclusivamente a nuovi treni. Nel 2015 il gruppo punta a un fatturato superiore ai dieci miliardi di euro.
Dopo aver sconfitto in tre set la francese Aravane Rezai al primo turno di Wimbledon, Serena Williams si è seduta a bordo campo ed è scoppiata in lacrime. Si è trattato, però, di un pianto liberatorio: la tennista americana, quattro volte campione sull’erba di Londra, rientrava infatti sul centrale dopo mesi drammatici. A marzo, gli amanti del tennis lo ricorderanno, Serena era stata ricoverata d’urgenza a Los Angeles in seguito a una grave embolia polmonare. Uscita dall’ospedale, la Williams non si è persa d’animo ed è tornata ad allenarsi come e più di prima: ora il ritorno a Wimbledon, dove Serena difende il titolo conquistato l’anno scorso in finale contro Vera Zvonareva (battuta agevolmente 6-3, 6-2).
Il sogno dei cinefili è diventato realtà: Woody Allen, che l’11 luglio inizierà a girare a Roma il suo prossimo film, ha scritturato Roberto Benigni per un ruolo di primo piano. Ma non è tutto, perché gli attori italiani a cui Allen affiderà una parte sono molti: sembrano confermati, al momento, i nomi di Antonio Albanese, Riccardo Scamarcio, Isabella Ferrari e Massimo Rubini. Il film, che nella versione originale si intitolerà “The Bop Decameron”, dovrebbe uscire in Italia nel 2012. A Roma, intanto, si attende l’arrivo del regista, della sua troupe e delle molte star internazionali coinvolte nel progetto (Alec Baldwin, Penélope Cruz, Ellen Page e Jesse Eisenberg).
ilDemocratico.com
