Non mancano sui quotidiani alcune riflessioni interessanti sull'Olocausto. Su La Stampa lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua parla delle responsabilità degli ebrei di oggi: "L’Olocausto, al di là delle azioni turpi nei nostri confronti, non ci ha dato un diploma di eterna rettitudine. Ha reso immorali gli assassini, ma non ha reso morali le vittime. Per essere morale bisogna compiere degli atti morali; e per questo affrontiamo degli esami quotidiani". Oggi, alla Normale di Pisa, Yehoshua riceverà il diploma di perfezionamento honoris causa in letteratura contemporanea.
Sempre su La Stampa, la scrittrice e traduttrice Elena Loewenthal propone un tipologia diversa di Giornata della Memoria, quella che in primavera si celebra nello Stato ebraico: "In Israele il giorno della Shoah cade in primavera: la rievocazione è un interminabile minuto di sirena che suona in tutto il paese. Un silenzio assordante. Tutti si fermano, tutto si ferma. È un momento tremendo e basta". Senza alcun rischio di banalizzazione, solo silenzio.
Il Corriere della Sera dedica invece allo sterminio degli ebrei un documentario interattivo davvero ben fatto, dando voce ai sopravvissuti. Su La Repubblica, infine, c'è un'inchiesta molto interessante sul "lager negato di Salsomaggiore": secondo l'Istituto storico per la Resistenza, tra il 1943 e il 1945 il castello di Scipione venne usato come campo di concentramento, ma i proprietari negano.
Il Giornale, infine, spara l'Olocausto in prima pagina: "A noi Schettino, a voi Auschwitz". Qui il testo dell'articolo, a voi ogni commento.