Amo il Titanic. Quando uscì il film avevo solo 12 anni: James Cameron mi portò alla scoperta di un mondo fantastico e uscito dal cinema non ho mai smesso di interessarmi all'epopea della "nave inaffondabile". Ho letto libri e giornali dell'epoca, ho guardato svariati documentari (dalla costruzione del transatlantico ai tentativi di recupero del relitto) e ho anche uno splendido libro pop-up, un regalo molto gradito.
Oggi il Corriere della Sera dedica l'apertura degli spettacoli a una nuova fiction sul Titanic, girata a Dublino, che andrà in onda ad aprile sulla Rai: si tratta di una mega produzione internazionale, 6 puntate per 30 milioni di euro. Due cose lasciano ben sperare. Primo: il regista (Ciaran Donnelly), parte dei produttori e parte del cast non sono italiani, quindi - incrociamo le dita - non sarà la solita fiction provinciale; secondo: la mini serie sarà incentrata sulla costruzione e il varo del transatlantico, insomma tutto ciò che ha preceduto lo scontro con l'iceberg (raccontato negli anni in tutte le salse).
La serie verrà trasmessa a ridosso del 15 aprile, centenario dell'affondamento della nave. Negli stessi giorni, in America, l'Abc trasmetterà a sua volta una mini serie (apparentemente più tradizionale) che prima o poi dovrebbe arrivare su Sky. I cinema di tutto il mondo, invece, trasmetteranno il film di Cameron in 3D.
