11 gennaio 2012

Resistere per liberalizzare

Dopo aver salassato gli italiani per mettere a posto i conti, il governo Monti è pronto a rilanciare i consumi con una serie di liberalizzazioni. A questo proposito, premier e ministri sembrano belli carichi: è una buona notizia, perché servirà davvero il pugno di ferro per far fronte alle serrate delle categorie coinvolte.

Cosa ci aspetta - ostruzionisti permettendo - l'ha scritto oggi Il Sole 24 Ore, ricordando che le categorie interessate saranno energia e carburanti, taxi, poste, ferrovie, farmacie, professioni, notai, trasporto locale, acqua, banche.

Le liberalizzazioni più urgenti, ovvero quelle che avranno le maggiori ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, riguardano a mio parere carburanti, treni locali e farmacie. Poi, certo, restano le vecchie e care battaglie per la liberalizzazione delle professioni. In tutto ciò, già che ci siamo, proporrei anche di abrogare la legge Levi, che impone un tetto massimo del 15% agli sconti applicabili sui libri.

Prima di tutto, però, il governo dovrà resistere alle pressioni delle categorie e dei parlamentari interessati. Forza Monti, dunque: se non riesce a liberalizzare un governo tecnico in un momento tanto drammatico, non ci riuscirà più nessuno.