06 ottobre 2013

La guerra di Nessie


Scambi di accuse fra guide turistiche e cacciatori di mostri. Fotografie vere e fasulle. Turisti che escono delusi dal museo dedicato a Nessie. Il Wall Street Journal racconta la guerra scoppiata a Drumnadrochit, villaggio scozzese sulle rive del lago di Loch Ness, intorno al mostro più famoso del mondo.

Tutto nasce da una fotografia scattata da una guida turistica, George Edwards, e bollata come un falso dal più celebre cacciatore di Nessie, Steve Feltham (supportato da altri esperti). La storia è divertente, ma il punto - scrive Jenny Gross - è un altro: "La foto di Edwards è diventato il centro focale di un feroce dibattito che coinvolge tutto il villaggio. E ha portato allo scoperto un'amara verità: alcuni dei giocatori chiave nell'industria che ruota intorno a Nessie non credono che il mostro di Loch Ness esista davvero".

Nel villaggio ci sono due grandi centri turistici dedicati alla leggenda di Nessie: "Le visite iniziano in modo similare, con i visitatori che camminano attraverso un tunnel buio. Ma a Nessieland i turisti vengono deliziati con le storie degli avvistamenti e di passaggi segreti nel lago in cui Nessie potrebbe nascondersi; il Loch Ness Center, al contrario, presenta il mostro come un mito. Qui quando si parla dei presunti avvistamenti dal 1933 in poi, in sottofondo c'è una musica da circo".

Edwards, quello della fotografia incriminata, non ci sta. Per lui, dire ai turisti che Nessie non esiste è come "andare a Disneyland e dire a tutti bambini che non c'è alcun Topolino, di non credere a quelle fandonie. E' quello che stanno facendo qui (al Loch Ness Center, ndr)".