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Niente Pdl a Roma, dunque. E il responsabile del misfatto - Alfredo Milioni - è così confuso da non riuscire a sostenere una linea di difesa razionale (qui la comica intervista di Roncone a Milioni, dal Corriere della Sera di oggi; qui un video di Repubblica): prima dà la colpa alla burocrazia, poi alla fame (sono andato a mangiare un panino), poi agli avversari. Vederemo come andrà a finire, per il momento i commenti più sensati sono quelli di Massimo Franco - "Proprio perché si definisce il primo partito del Paese, il Pdl avrebbe dovuto arrivare in tempo; ed evitare un’esclusione che, oltre a non essere facilmente recuperabile, rivela una confusione e un dilettantismo preoccupanti" - e Massimo Gramellini - "A uscirne sconfitta sarà ancora una volta la credibilità di una classe politica composta da personale che, anche quando non è disonesto, si rivela sconsolatamente mediocre".