10 gennaio 2014

Lo strano caso Downton Abbey


Giovedì sera su Rete 4 si è conclusa la terza stagione di Downton Abbey, una delle serie televisive più osannate degli ultimi anni. Ma in Italia, scrive Silvia Fumarola su Repubblica, la serie dei record non va: "Partita con un milione di spettatori, se n'è persi per strada un po', e lunedì erano 861mila". Curioso è che contemporaneamente negli Stati Uniti Downton Abbey sia tornato in tv con numeri da record:
Downton Abbey has become event television. The proof is in the ratings for the show’s fourth-season premiere on Sunday, which not only set a record for the series, with 10.2 million viewers, but also further confirmed “Downton” as a major player in what has become a golden age for drama on television.
Perché in Italia non sfonda, mentre inglesi e americani vanno in visibilio? "Qualcuno - scrive Repubblica - pensa che sia un problema di cultura, che non sappiamo apprezzare la bellezza, che ci meritiamo 'solo Cesaroni e cinepanettoni', c'è chi consiglia i dvd in inglese, altri spiegano di aver evitato Retequattro per le interruzioni". Per Carlo Freccero il problema è di pubblico e programmazione:
Retequattro fa il tris: ripropone nella stessa serata Il segreto, Tempesta d'amore e poi Downton Abbey: chi segue Il segreto può apprezzare la scrittura raffinata di Fellowes? E vogliamo parlare della fiction italiana? È disastrosa. Siamo sempre dentro Don Matteo e non apriamo il capitolo su Gli anni spezzati o Un matrimonio.
Il vero problema è che in Italia seguire le serie tv sui canali in chiaro è disarmante. Cambiano giorni e orari di programmazione (vedi Newsroom su Rai Tre), vengono interrotte senza spiegazioni. Sky le propone invece sempre lo stesso giorno, alla stessa ora: Downton Abbey (con una stagione di ritardo rispetto a Rete 4) va in onda anche su Diva Universal e si può guardare on-demand, senza pubblicità. Con questo sistema, sui canali in chiaro in Italia le migliori serie tv non sfonderanno mai.